Tecnica della bicicletta › La bici da strada

CICLOAMATORI BORGOMANERO

 

 

Associazione Sportiva Dilettantistica 

 

 

Bici da corsa

La bicicletta da corsa è progettata per viaggiare su strada.
Le sue caratteristiche più importanti sono il peso contenuto e l'aerodinamica grazie alle quali è possibile raggiungere e mantenere velocità molto elevate.

  

 

Sommario

1.     Introduzione

2.     Telaio

3.     Ruote

4.     Freni

5.     Cambio

6.     Sella

7.     Manubrio

8.     Pedali

Introduzione

Essendo un modello di bicicletta concepita per corridori ed agonisti generalmente le bici da corsa montano rapporti molto duri che richiedono necessariamente un buon allenamento di base per poter affrontare salite di una certa difficoltà.

Non nasce per il l'attività cicloturistica, e non è il modello ideale per chi ama fare viaggi in bicicletta: non è infatti predisposta al montaggio del portapacchi e sia il manubrio sia la posizione aerodinamica e il telaio molto rigido non garantiscono una straordinaria comodità.

Tuttavia l'innegabile fascino della bici da corsa fa si che resti il nostro modello di bici preferita e, con qualche piccola modifica che qualunque bravo meccanico può fare, un ottima compagna di avventura per i nostri e per i vostri tour in bicicletta.

 



Vediamo nel dettaglio i componenti che compongono una bici da corsa e per ognuno indicheremo alcuni consigli per rendere tale modello adatto ad affrontare le uscitein bicicletta.


Telaio

Il telaio è l'ossatura della bici ed è fondamentale, al fine di mantenere la giusta posizione in sella, che sia della misura giusta.
La misurazione che si effettua per valutare la giusta “taglia” della bici è l'altezza dell'inforcatura: la distanza che corre dalla pianta del piede al cavallo.

I diversi modelli e marche di bici da corsa misurano l'altezza del telaio con diverse unità di misura: potrete trovare telai misurati in centimetri, pollici o secondo la dicitura Small, Medium, Large, Extra Large. La tabella sottostante vi permetterà di scegliere il telaio adatto alla vostra altezza in tutti e tre i tipi di misurazione.

MISURA DEL TELAIO

Altezza inforcatura

Telaio cm

Telaio pollici

S,M,L,XL

75-78 cm

48-51

14-16

S

79-82 cm

50-54

16-17

M

83-86 cm

53-57

17-18

L

87-90 cm

56-60

19-21

XL

Il telaio è il componente che più di ogni altro influenza la posizione che terrete in sella, una misura sbagliata comporterà dolori muscolari soprattutto al collo e alla schiena.

La tabella che vi abbiamo mostrato è un buon punto di partenza nella scelta del telaio, ma il nostro consiglio è quello di rivolgersi in ogni caso a un rivenditore di fiducia che può valutare e consigliarvi con appositi strumenti il modello più adatto alle vostre esigenze.

Abbiamo detto che la bici da corsa è un modello che nasce per il ciclismo professionistico con esigenze di prestazioni che hanno spinto le case produttrici a ricercare materiali e modelli capaci di abbinare sempre più aerodinamica, robustezza e leggerezza.

La scelta del materiale da utilizzare per il telaio è il fattore che più incide sul costo finale della bici.
I principali materiali usati per la costruzione dei telai sono tre:

• il carbonio, materiale molto leggero montato su biciclette di fascia alta che garantisce ottime prestazioni soprattutto in salita grazie all'estrema leggerezza.

• l'alluminio, materiale di fascia media, maggiormente robusto e meno costoso del carbonio, montato ormai sulla maggior parte delle biciclette di fascia media.

• l'acciaio, materiale molto più pesante sempre meno utilizzato.

 

Ruote

 

Le ruote in una bici da corsa sono composte da mozzi, cerchi, raggi, camera d'aria e copertone (o copertoni tubolari).

Il mozzo è il componente che fa da perno alla ruota, ne permette la rotazione e la tiratura dei raggi.

I cerchi sono ovviamente la parte fondamentale della ruota, principalmente costruiti in alluminio devono garantire stabilità, leggerezza e ottima aerodinamica.

Le principali caratteristiche sono il profilo e il diametro.
In base all'altezza del cerchio guardato di profilo possiamo avere cerchi a basso, medio o alto profilo.

I cerchioni a basso profilo sono i più diffusi, hanno un altezza intorno ai 2 cm, hanno nella leggerezza e nell'elasticità, che permette di attutire le vibrazioni, i loro punti di forza; nella poca robustezza il punto debole principale. Tendono infatti a deformarsi con una certa facilità rendendo necessaria una particolare attenzione alla tiratura dei raggi.

I cerchioni ad alto profilo si caratterizzano per un'altezza intorno ai 5-6 cm e nasce dalla necessità di ridurre i riflussi d'aria garantendo maggiore stabilità e aerodinamica nella pedalata.
Caratteristica principale la robustezza (che offre la possibilità di diminuire notevolmente il numero di raggi) e l'aerodinamica; di contro l'eccessivo peso e la poca elasticità che impedisce l'attutimento delle vibrazioni rende la pedalata piuttosto scomoda.


Cercando di limare pregi e difetti dei due modelli sopra descritti è stato trovato con i cerchi a medio profilo un buon punto di incontro fra robustezza, rigidità, comodità e aerodinamica. Un'altezza di 3-4cm infatti garantisce un peso non eccessivo un'accettabile rigidità e una buona comodità di pedalata tanto da risultare ad oggi i cerchi più utilizzati.

Per quanto riguarda il diametro dei cerchi lo standard nelle bici da corsa è 28 pollici (700mm). Tuttavia esistono anche biciclette, soprattutto modelli per donne o per particolari esigenze di gara che montano cerchi di 26”.

I raggi hanno la funzione sia di mantenere stabile e fluida la rotazione del cerchio sia quella di sorreggere e attutire il peso del ciclista e le sollecitazioni provenienti dal terreno. Il numero di raggi utilizzati non è standard, l'idea di fondo è quella di trovare il giusto compromesso fra leggerezza del mezzo e stabilità: troppi raggi renderebbero la bici molto pesante e troppo soggetta alle turbolenze, pochi raggi renderebbero fragile il cerchio e eccessive le vibrazioni.
Generalmente nelle bici da corsa la ruota posteriore monta un numero di raggi superiore a quella anteriore (ad esempio bici amatoriali possono montare 18 raggi anteriori e 20 posteriori, mentre bici agonistiche 22 anteriori e 24 posteriori).

Copertoni e camera d'aria:

L'esigenza di avere scarso attrito al terreno fa prediligere nelle bici da corsa copertoni molto fini e lisci gonfiati ad alta pressione.

La misura della larghezza del copertone è presa considerando la sezione.
Bici da corsa agonistiche montano copertoni del 19-20.
Il nostro consiglio, rivolto a chiunque si avvicini all'attività cicloturistica, è quello di montare copertoni ben più larghi: la minima perdita di velocità causata dall'attrito è ampiamente ripagata dalle minori forature e dalla maggiore comodità.
Il nostro consiglio è quello di montare copertoni minimo del 23

 

Freni

Nelle bici da corsa il modello più diffuso sono ancora i freni ad archetto: modello molto semplice caratterizzato da due archetti in lega uniti da un perno che una volta azionati si chiudono causando la frenata attraverso l'attrito dei pattini sulla pista frenante del cerchio.

Per la vostra sicurezza è importante che vi sia una buona modulazione della frenata, per avere questo assicuratevi che non sia necessario il tiraggio completo della leva del freno per arrestare la bicicletta.

 

Cambio

Parte meccanica fondamentale nelle bici da corsa permette di variare l'intensità e la durezza della pedalata.

I componenti da cui è composto sono le leve di azionamento, il deragliatore, anteriore e posteriore, i pignoni e le corone.

Le leve del cambio, poste nelle bici da corsa moderne accanto alle leve freno, sono collegate al deragliatore con un cavo. Una volta azionate il movimento del deragliatore sposta la catena sui diversi pignoni e corone.
L'unità di misura tanto del pacco pignoni quanto delle corone anteriori è data dal numero di denti che li compongono.

Il rapporto fra il numero dei denti della moltiplica anteriore e il numero dei denti del pignone posteriore moltiplicato alla circonferenza della ruota permette di scoprire lo sviluppo metrico del rapporto utilizzato .

I rapporti lunghi sono quelli che permettono di sviluppare molti metri con una pedalata, richiedono molta forza e sono ovviamente adatti alla pianura; di contro, i rapporti corti permettono una maggiore agilità di pedalata e sono utilizzati soprattutto per la salita.

La scelta del giusto mix di rapporti è fondamentale nel valutare il modello di bici da corsa da acquistare..

Come detto all'inizio la bicicletta da corsa nasce per garantire prestazioni elevate: di serie vengono quindi solitamente montati rapporti molto duri (2 corone, la grande di 52-53 denti e la piccola di 39-41 denti e 10 pignoni posteriori che variano fra gli 11 denti e i 27.) che in mancanza di un adeguato allenamento possono creare difficoltà soprattutto in salita.

Il nostro consiglio d'obbligo per chi ama il cicloturismo senza essere un ciclista professionista è quello di acquistare bici con rapporti più agili.

Un ottima soluzione è data dalle bici, ormai molto diffuse, che al posto delle due corone standard montano corone di dimensioni inferiori, definite corone compact, (ad esempio 50-34 o 50-36 denti), in modo da avere una gamma completa di rapporti più agili che possa permettervi di affrontare al meglio i tratti di pianura e di non soffrire sulle salite molto dure.

 

Sella

Dalle vecchie selle in cuoio sono stati fatti enormi progressi. Ormai ne esistono di modelli, forme e materiali per tutti i gusti.

Caratteristica principale è ovviamente la comodità di seduta e la sottigliezza che non intralci la pedalata e non crei attrito alle cosce.

Modelli recenti presentano un foro nella parte centrale con lo scopo di diminuire la pressione della zona perineale evitando lo schiacciamento della prostata.

 

Manubrio

La caratteristica curva del manubrio delle bici da corsa ha la finalità di permettere una posizione altamente aerodinamica che garantisca il minor attrito possibile con l'aria.

La posizione che ne viene fuori non è delle più comode soprattutto quando si deve rimanere in sella molte ore.

Molte bici recenti risolvono questo problema montando una seconda coppia di freni sulla parte superiore (piatta) del manubrio. In tal modo sarà possibile mantenere una posizione eretta, meno aerodinamica ma più comoda, avendo al contempo la possibilità di frenare in qualunque momento.

 

Pedali

Generalmente nelle bici da corsa i pedali prevedono l'aggancio alla scarpa.
Questo permette di sfruttare al meglio la forza della pedalata garantendo la spinta anche in fase di ritorno.
Fondamentalmente esistono due modelli: il più utilizzato fino ad oggi è il "look". Questo tipo di pedale offre un'ampia zona di appoggio permettendo un'ottima spinta, l'inconveniente principale è dato dall'impossibilità di camminare agevolmente.
Il nostro consiglio per il cicloturista neofilo è senza dubbio l'utilizzo del cosiddetto attacco "spd": modello originariamente applicato alle mountain bike che permette un attacco sicuro ed efficiente e al tempo stesso, grazie al supporto di aggancio interamente incassato nella suola della scarpa, anche una comoda camminata.